Intelligenza Emotiva e Stile Emozionale - NO ALLO STRESS

DR. MARCELLA MINAFRA  
PSICOLOGA, PSICOTERAPEUTA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE   
Ricevo a Santa Maria al Bagno - Nardò (LE) e a Galatina (LE)
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INTELLIGENZA EMOTIVA E STILE EMOZIONALE



Fino a qualche anno fa conoscevamo solo il concetto di Intelligenza Cognitiva e di Quoziente Intellettivo legato ad essa, che misura le capacità logico-matematiche, la percezione spaziale, le funzioni verbali di una persona.
Le ricerche degli ultimi anni indicano che esiste un nuovo fattore, il Quoziente Emotivo, che è ancora più potente del primo, e che misura un tipo diverso di intelligenza, quella emotiva, fa riferimento al nostro lato empatico e sociale, alla comprensione nei confronti degli altri, all’empatia.
Trattata la prima volta nel 1990, dal professore Peter Salovey, è stata ripresa successivamente dallo psicologo statunitense Daniel Goleman che ha formulato il costrutto di Intelligenza Emotiva, con cui identifica un particolare tipo di intelligenza; questa, legata all’uso corretto delle emozioni “identificandole, comprendendole, gestendole per riuscire ad affrontare meglio la vita”, se ben sviluppata, può costituire un fattore determinante nel raggiungimento dei propri successi personali e professionali.
Secondo Daniel Goleman (1996) l’intelligenza emotiva è la capacità di:
• motivare se stessi
• persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni
• controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione
• essere empatici e sperare
• riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri
• gestire positivamente le emozioni, tanto interiormente quanto nelle nostre relazioni.
È proprio l'intelligenza emotiva a consentirci di poter affermare in maniera assertiva e non ansiosa il nostro punto di vista, rispettando quello degli altri ed instaurando un dialogo costruttivo senza perdere il controllo.
Nell’intelligenza emotiva possiamo quindi riconoscere cinque abilità:
1. consapevolezza emotiva cioè la capacità di:
• distinguere e denominare le nostre emozioni in determinate circostanze. Essere capaci di riconoscerle, dando loro un nome, il che è già un primo passo per esprimerle oppure per contenerle e controllarle.
• riconoscere i segnali fisiologici che ci indicano il sopraggiungere delle emozioni.
• riconoscere l’impatto che le emozioni hanno sul nostro corpo.
• comprendere le cause che scatenano in noi determinate emozioni.
2. gestione delle emozioni, in quanto non tutte le emozioni possono essere espresse, a volte devono essere dominate senza per questo doverle soffocare e sopprimere.
Vuol dire solo essere consapevoli che, anche se tutte le emozioni sono lecite, non tutte possono essere sempre manifestate. Vuol dire quindi esercitare su noi stessi autocontrollo, avere padronanza di sé e riuscire ad esprimerle in modo adeguato ed efficace.
3. motivazione, cioè la capacità di raggiungere un obiettivo gestendo le frustrazioni, cogliendo le opportunità, senza paura del fallimento.
4. empatia, accettare gli altri così come sono, senza giudizio, facendo risuonare dentro di noi i loro stati d’animo e accogliendo le loro diversità.
5. abilità sociali, che ci permettono di gestire in modo efficace le nostre relazioni interpersonali.

Lo stile emozionale è il modo più o meno stabile con il quale un individuo risponde alle diverse esperienze della vita. Ci sono, secondo Richard Davidson (2013), sei diverse dimensioni di stile emozionale che possiamo interpretare proprio secondo i principi dell’intelligenza emotiva:
1. La Resilienza che misura la lentezza o la rapidità con cui ci riprendiamo dalle avversità
2. La Prospettiva cioè la capacità di conservare le proprie emozioni nel tempo
3. L’Intuito Sociale che consiste nel saper cogliere indizi non verbali e capire lo stato d’animo altrui
4. L’Autoconsapevolezza che è la capacità di leggere dentro le proprie emozioni e sviluppare così empatia
5. La Sensibilità Al Contesto, cioè il livello di sintonia con la situazione e l’ambiente in cui ci troviamo
6. L’Attenzione cioè la capacità di rimanere concentrati ed evitare le distrazioni.
È molto importante avere consapevolezza del proprio stile di comunicazione ed eventualmente riuscire a modificarlo per poter evitare tanti errori nel rapportarsi con se stessi e con gli altri.

Bibliografia
Daniel Goleman (2015) “Intelligenza emotiva. Che cos'è e perché può renderci felici” - BUR
Richard Davidson - Sharon Begley (2013) “La vita emotiva del cervello. Come imparare a conoscerla e a cambiarla attraverso la consapevolezza” - Ponte alle Grazie
E' disponibile, anche online, il “Test dello Stile Emozionale”, per determinare il nostro approccio emotivo a vari contesti e situazioni.

dal libro: "#èunaltrAvventura sembra strana… ma la viviamo lo stesso - tecniche naturali per fuggire dallo stress" di D. Brodesco, L. Galmarini, M. Minafra, L. Viola


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